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sabato 12 maggio 2007

Terrorismo, schiavismo, pedofilia: vittime -o- carnefici? Tertium non datur?Terrorismo, schiavismo, pedofilia: vittime -o- carnefici?

Terrorismo, schiavismo, pedofilia: vittime -o- carnefici?
Tertium non datur?

Secondo la logica aristotelica, se A nega B, o è vero A o è vero B, non c'è nessuna possibilità TERZA.

Un po' come in algebra: -1 +1 = 0

Gli opposti si annullano, si azzerano l'uno con l'altro.

Ma già se, per restare all'esempio algebrico, dalla 'linea' mi sposto su un 'piano', su uno di quei piani puo' essere vero A (-1), e su un altro B (+1) ...

Se io ad esempio dicessi che Eichmann era una "vittima" del sistema totalitario di dominio in cui era inserito, nella 'catena di comando', e magari anche vittima di eventi nella sua genealogia famigliare, nella sua 'biografia' precedente

qualcuno direbbe sicuramente: eh no, "vittima" erano coloro su cui si abbattuta la violenza e lo sterminio, -anche- per mano di Eichmann.

Eichmann era un "carnefice", punto e basta. O si è vittime, O si è carnefici.

Se ora ci fosse qui di fronte a me Hannah Arendt mi bloccherebbe subito, forse dicendomi che il problema è 'altro', sta 'altrove', e che, come sosteneva poi anche Sartre, le parole sono armi affilate, da usare con cautela e responsabilmente, perchè soltanto così 'io' agisco in questo mondo e contribuisco al bene comune dell'umanità, ad esempio combattendo il totalitarismo in tutte le sue forme... e per combatterlo lo devo (Arendt) comprendere...

Io penso però, come al solito molto provvisoriamente, che qualcosa si possa dire su questa tendenza, tutta contemporanea, a porre le questioni sempre in modo contrapposto, bene-male, innocente-colpevole ecc.

E NON perchè io creda che sia INDIFFERENTE porre il bene (o il male) di qua o di là

NEMMENO CREDO, come insiste Fassino e con lui tutto il seguito di diLigenti del neo fondando 'partito democratico', che TRA OPPOSTI SI DEBBA PER FORZA ARRIVARE AD UNA 'SINTESI',

perchè la SINTESI alla fine si riduce, e lo constatiamo quotidianamente, al solito -1+1=0

OVVERO A NEGARE, AZZERARE TUTTO!

La FAMIGLIA O è quella 'natural-tradizionale-cattolica' O è quella 'ateo-areligioso-laica'

E se faccio la SINTESI cosa ottengo? Che non decido NE' a favore dell'una NE' a favore dell'altra.

E INVECE DEBBO SCEGLIERE! Perchè proprio QUI STA L'AFFERMAZIONE DEL MIO ESSERCI IN QUESTO MONDO, solo così SFUGGO ALLA TOTALIZZAZIONE-GLOBALIZZAZIONE

Scelta innanzitutto individuale, 'mia', e poi sociale, collettiva, condivisa ecc.

IL PROBLEMA A QUESTO PUNTO E': COME SCELGO FRA DUE TESI OPPOSTE? AZZERANDONE SEMPLICEMENTE UNA?

La mia risposta è NO!

Non posso azzerarne una solo per far felice Papa Ratzinger e la sua insofferenza per il 'relativismo'

e nemmeno voglio, ma devo però riuscire comunque a DISTINGUERE LE DUE TESI CONTRAPPOSTE L'UNA ALL'ALTRA.

Esempio di questi giorni: PEDOFILIA

Una tesi sostiene che il pedofilo (in passato prevalentemente di sesso maschile, raro e isolato, ora diventato a quel che ci raccontano le cronache bisex e ubiquitario) è inserito a sua volta in una 'catena' (genealogica, famigliare, biografica) di cui è 'solo' l'ultimo anello:

dunque, il pedofilo è una "vittima". MA è - anche - un "carnefice" (spesso anche pluriomicida, ma non necessariamente in tutti i casi)

Il bambino fatto oggetto di attenzioni da un pedofilo (la violenza la subisce già qui, nel momento dell'"attenzione") è invece una "vittima", e per di più innocente,

perchè l'unica 'colpa' che puo' avere è quella di essere un bambino, così come per una donna è quella di essere donna, per un omosessuale di essere omosessuale, di un ebreo di essere ebreo ecc.

Allora, dico io, e qui mi fermo per ora:

ci deve essere pur un modo per riuscire a distinguere, per aiutare le persone a capire che è importante distinguere, tra

carnefici-vittime-di-carnefici (o carnefici-vittime-del-totalitarismo-e-della-globalizzazione, ad esempio lo schiavista scafista, o il terrorista suicida)

E

vittime-del-loro-puro-essere-parte-di-un-gruppo-umano

L'importante secondo me è quell' E

(Lo diceva anche Plutarco, che l'E è la chiave di volta dell'Universo!)

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