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domenica 16 maggio 2010

Cercando un attimo di pace in Second Life, ecco la Moldava, di Smetana, e le lacrime di Nemo, di De Gregori

Smetana, La Moldava – Dignitatis Personae

Xarloteruzzi — 31 gennaio 2009 — La moldava di Smetana

Da Smetana, La Moldava, De Gregori ha composto Le lacrime di Nemo
(da un commento a http://www.youtube.com/watch?v=gmZHLqR47nI )

Le lacrime di Nemo, di Francesco De Gregori

Le lacrime di Nemo, di Francesco De Gregori

Le Lacrime Di Nemo – L’esplosione – La Fine

Chiaro di luna scendi in fondo al mare
e arriva dove il vento non può arrivare
e trova le parole per calmare
quest’acqua che si mescola col mare
quest’onda sulla riva della ciglia

Che un po’ t’incanta e un po’ ti meraviglia
Che un po’ t’incanta e un po’ ti meraviglia

Fiore di scienza e libero pensiero
Ancora senza nave e vela senza veliero
bottiglia mezza vuota e mezza piena
e pesci e luci e canto di balena
Chiaro di luna segnami il futuro
e mescola l’idrogeno e il carburo
e mescola l’idrogeno e il carburo
e passo dopo passo piano piano

Illumina i miei passi con i tuoi
che ogni passo avanti è un passo in meno
e meno ossigeno nei serbatoi
illumina le torri medievali

E i falchi e il tempo e i sogni e gli ideali
e le città sconfitte in fondo al fumo
e il sangue e l’innocenza di nessuno
il sangue e l’innocenza di nessuno

Francesco De Gregori, Le lacrime di Nemo

minelligmail — 22 marzo 2010 — Le lacrime di Nemo. L’esplosione. La fine.

Cercando un po’ di pace in Second Life, ecco la Moldava, di Smetana

artemente on livestream.com. Broadcast Live Free

Bedřich Smetana (Litomyšl, 2 marzo 1824 – Praga, 12 maggio 1884) è stato un compositore boemo.

È conosciuto in particolare per il suo poema sinfonico Vltava (La Moldava in italiano), il secondo in un ciclo di sei che egli intitolò Má vlast (“La mia patria”) (1874-1879), e per la sua opera La sposa venduta (1866), particolarmente ricca di motivi cechi…

L’insorgere di una sordità, che con il passare del tempo divenne sempre più grave, forzò le sue dimissioni e il trasloco nel villaggio di Jabkenice nel 1874-1875: nonostante i problemi di salute, Smetana continuò la sua attività di compositore fino a quando la morte sopravvenne, causata da una grave malattia mentale conseguente agli effetti neurologici progressivi degli acufeni di cui soffriva. È sepolto a Praga nel cimitero di Vyšehrad.

Smetana pose le basi di un linguaggio musicale di carattere nazionale che, nonostante i continui richiami a modelli stranieri – in particolare Hector Berlioz e Franz Liszt – valorizzò il patrimonio culturale etnico della Boemia (miti, danze, canzoni), assegnando alla sua nazione un ruolo di primo piano nella musica europea del secondo XIX secolo. Ebbe grande influenza su Antonín Dvořák, il quale pure usò temi cechi nelle sue opere, e su molti compositori posteriori cechi e non (come Arnold Schönberg).

La Primavera di Praga, festival di musica classica, si apre ogni anno il 12 maggio, data della sua morte, con un’esecuzione della Moldava.

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