Eh no, caro Adriano Sofri, ho visto e ascoltato con vero piacere il tuo recente ntervento da Fazio, su RAI3, ma questa volta dissento da quel che scrivi oggi su Repubblica
Il tuo e’ un articolo volutamente e inopportunamente buonista, proprio nel momento in cui più accaniti si fanno gli attacchi ai non credenti e alla laicita’ dello Stato da parte di atei devoti e di cattolici che preferiscono, alla lettera, voltare le spalle alla Chiesa del Concilio Vaticano II, voluto da Papa Roncalli.
Da anni accusano i non credenti di buonismo, bene, e’ ora di far loro sentire una serie ferma e decisa di NO.
NO alla Chiesa Cattolica come unico e monolitico e antidemocratico referente in qualsivoglia questione morale
NO alle insistenti e assillanti pressioni vaticane per infiltrarsi in ogni maglia scucita dello sdrucito mantello laico, all’unico scopo di riportare sempre più indietro l’orologio della Storia
NO a un papa che non perde occasione per tentare di orientare la politica italiana (e non vale il discorso che sono i politici servi a errare, perchè in un Paese come l’Italia da sempre diviso tra capi e gregari, sono i capi, papa in testa, a portare la responsabilità di quel che dicono e fanno)
(Tommaso Campanella, In difesa di Galileo Galilei)
Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella citta di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un’affermazione di Feyerabend: “All’epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto”.
Dalla Lettera dei Docenti dell’Universita’ La Sapienza di Roma
NO ai NO, NO alle CENSURE, NO ai divieti vaticani
NO ai NO alla procreazione medicalmente assistita
NO ai NO all’aborto
NO ai NO alla contraccezione
NO ai NO al divorzio
NO ai NO alle convivenze di fatto
NO ai NO alla sessualita’ libera e consapevole, che comprende anche l’amore e l’affettivita’
NO ai NO alla liberta’ di ricerca sceintifica, i cui limiti eventuali soltanto il popolo sovrano puo’ eventualmente identificare e su questi legiferare, in piena autonomia da qualunque pensiero che si autoafferma divinamente ispirato
NO alla riscrittura della Storia, alla ri-condanna di Galileo Galieli, di Giornano Bruno, di Tommaso Campanella, di Arnaldo da Brescia…
NO alla CENSURA vaticana o di qualunque autorita’ religiosa di qualsivoglia pensiero, opinione, espressione della libertà individuale e politica
Solo se di questi NO il papa, il Vaticano, la sua stampa, i suoi media, le sue conferenze episcopali, cessera’ di rifiutare di prendere atto, sara’ possibile un dialogo, sara’ consentito un confronto, ma questo non sara’ possibile fino a quando questo rifiuto perdurerà.
NO alla CENSURA che pretende di affermare come unico e vero unicamente il proprio pensiero, e si straccia le vesti se questo viene ridimensionato a pensiero di parte, e chiama questo ‘censura’.
Non siamo cristianamente buoni, siamo cattivi, cattivissimi e incazzati. Basta!
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